Legge anti moschee, Alloni (PD): “La bocciatura della Consulta certifica l’inadeguatezza di Maroni. Martedì dimissioni”

“La bocciatura da parte della Consulta non ci sorprende affatto, anzi era più che prevedibile. Sotto il profilo politico conferma ancora una volta l’incapacità di Maroni e della sua maggioranza di produrre buone leggi. Il provvedimento che lui e l’assessore Beccalossi tanto difendono è pessimo: non fa nulla per combattere l’abusivismo, incentiva il proliferare di situazioni opache, mette i bastoni tra le ruote ai Comuni e a tutte le confessioni religiose. La decisione sul come garantire il diritto di culto e la definizione delle regole spetta esclusivamente agli enti locali; con questo provvedimento invece è palese la volontà della Regione di mettere i piedi in testa ai comuni e il caso di Crema è emblematico. Sapevano già che fosse una legge dannosa, ora abbiamo anche la certezza che sia incostituzionale. Dalle dichiarazioni fatte a caldo da Maroni traspare quello che è il vero intento della Lega: scrivere una legge impresentabile, ben sapendo che sarebbe stata cassata, solo per strumentalizzare a fini elettorali un tema molto delicato quale la libertà di culto. Attendiamo di conoscere le motivazioni della Consulta, ma questa bocciatura dimostra l’inadeguatezza della Giunta Maroni a guidare la Regione Lombardia quotidianamente al centro di episodi che gettano cattiva luce sull’istituzione. E’ un ulteriore tassello che si somma alla lista delle motivazioni che martedi’ prossimo ci spingeranno a chiederne le dimissioni”.

Lo dichiara il consigliere regionale del Pd Agostino Alloni in merito alla bocciatura da parte della Corte costituzionale della legge della Regione Lombardia sulle moschee.

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