Da alcuni giorni si leggono dichiarazioni relative al mancato reperimento di risorse per il completamento dei lavori sulla ex S.S. 415 Paullese, attribuendo a quest’ultimo Governo un certo disinteresse nei confronti della vicenda. Si dice anche che il Governo abbia “ignorato” l’appello di Sindaci, Consiglieri Regionali e Parlamentari.
Vorremmo ricordare però alcune cose:
- I fondi per la riqualificazione dell’intera tratta erano stati assegnati fin dall’epoca del conferimento della strada dallo Stato alle singole Province.
- Il progetto esecutivo di riqualificazione era interamente coperto dai necessari finanziamenti, tranne per quanto riguarda il ponte sul fiume Adda per il quale si sarebbero dovuti utilizzare i ribassi d’asta degli altri lotti.
- Nel luglio 2010 (Governo Berlusconi – Ministro delle Finanze Tremonti) è stato effettuato un consistente taglio dei trasferimenti alle regioni in seguito al quale la Regione Lombardia (presidente Formigoni, Assessore alle infrastrutture Cattaneo) ha scelto di azzerare, tra l’altro, i finanziamenti destinati alla realizzazione dei lotti mancanti.
- Le tratte non ancora finanziate (Ponte Adda e Ponte Adda-Zelo B.P.) sono in carico alla Provincia di Milano, e solo recentemente la Provincia di Cremona ha siglato un accordo per prendersi carico della realizzazione del ponte.
Al di la della buona volontà dei singoli, amministratori locali o politici, è bene quindi ricordare ruoli e responsabilità precise, oltre al fatto che a chi governa oggi tocca rimediare ad errori e scelte scellerate altrui…
Pur non volendo scaricare responsabilità su nessuno, occorre però sottolineare il ruolo attivo che dovrebbero avere Provincia di Milano e Regione Lombardia nel reperimento dei fondi mancanti e nella scelta delle opere cui dare priorità, e la Paullese deve essere necessariamente una di queste.
In ogni caso, solo un’azione unitaria da parte di tutte le forze politiche del territorio, scevra da interessi di partito, può portare a risolvere una volta per tutte la questione che si trascina ormai da decenni.
Stefano Begotti
Segreteria PD Cremasco
io credo che se in Italia si imparasse a dialogare , senza mettere davanti il colore del partito, ma semplicemente pensare al bene del nostro Paese si trovrebbero soluzioni a mille problemi. Un altro punto sfavorevole a noi italiani l’informazione fatta sempre in modo non semplice ma come se ogni telegiornale interpretasse (a seconda del pro rietario della tv che trasmette) secondo il colore del partito e non per ragguagliare i cittadini. Sembra la fvola della màma la gàta la ma àarda. Ardiga te a lè. Màma la mà àrda pùsè! E lo scarica barile è di moda e quelli che sono al governo adesso devono ingoiare rospi e risolvere situazioni che da millenni di trascinano e guarda caso la colpa è loro! Ma quelli che ci sono stati prima cosa cavolo hanno fatto? Vedendo le remunerazioni si direbbe che hanno vissuto di rendita lasciando l’eredità ai nuovi. I nuovi hanno le voci e loro hanno mangiato le noci . Oltre a questo problema c’è anche quello dell’ospedale: ogni giorno qualcuno dice la sua ma la verità nessuno la sa e chi la sa la tiene ben celata. dobbiamo aspettare un’altra sorpresa di soppressione? o questa volta c’è un briciolo di speranza perchè l’ospedale rimanga in autonomia? Voglio crederci ma se permettete ho dubbi. Grazie