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“Gridalo sui muri. Note di donne”: dal 27 al 31 maggio 2023 mostra fotografica delle opere di Shamsia Hassani a Crema

La Conferenza delle Donne Democratiche, con il supporto di Giovani Democratici, Anpi, Anolf,  Cgil, Cisl e Uil, organizza la mostra “Gridalo sui muri. Note di donne” presso lo spazio espositivo della Pro Loco di Crema.

La mostra è  composta da 28 riproduzioni fotografiche delle opere di Shamsia Hassani, street artist afghana che sta coraggiosamente illustrando attraverso l’arte la condizione delle donne del suo Paese.  Lo spazio espositivo della Pro Loco di Crema (Piazza Duomo) sarà aperto al pubblico da sabato 27 a mercoledì 31 maggio 2023 dalle ore 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00. 

L’inaugurazione ufficiale si terrà domenica 28 maggio 2023 alle ore 17,00 con un’iniziativa pubblica presso la Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema con la partecipazione del giornalista Emanuele Giordana (saggista esperto di Afghanistan e Medio Oriente), Emanuela Nichetti (assessora alle pari opportunità del Comune di Crema) e Nancy Pederzani (consigliera comunale di Crema).

Presentazione del libro: “La Coppa del Morto. Storia di un Mondiale che non dovrebbe esistere”

Il gruppo dei Giovani Democratici organizza un’iniziativa pubblica per la presentazione del libro “La Coppa del Morto. Storia di un Mondiale che non dovrebbe esistere”. Appuntamento per sabato 03 dicembre 2022 alle ore 17,30 presso la libreria Brioschi di Crema, in Via Matteotti. Sarà presente l’autore del libro Valerio Moggia.

Come tutti sanno, la ventiduesima edizione del campionato mondiale di calcio è ospitata dal Qatar, un piccolo ma ricchissimo stato retto da una monarchia assoluta accusata di diverse violazioni dei diritti umani. Sono i primi Mondiali che si svolgono nel mondo arabo e tra i più controversi e discussi di sempre. Dal momento dell’assegnazione, ormai più di dieci anni fa, molte denunce sono state scagliate contro l’organizzazione del torneo e molte forme di protesta e boicottaggio sono state messe in campo. Ma nonostante tutto il Mondiale in Qatar si gioca, a testimonianza del potere e dell’influenza raggiunti a livello globale dal regime degli Al Thani. Per questo occorre essere informati su cosa è successo davvero intorno ai luoghi che ospiteranno le partite, a partire dalle morti di migliaia lavoratori immigrati nei cantieri di Doha, per decidere se e come seguire una competizione che si candida a essere la più ambiziosa operazione di sportwashing mai attuata.

“La Coppa del Morto” racconta come si è arrivati a questo punto, non solo analizzando la cronaca più strettamente legata al Mondiale ma anche indagando le origini del sistema di potere del Qatar e della dipendenza del calcio dai soldi dei regimi del Golfo. Una guida critica al più grande evento del 2022 che mette i lettori nelle condizioni di sapere nei dettagli cosa è successo prima del fischio d’inizio delle partite che si stanno giocando proprio in questi giorni in diretta mondiale.

1946-2016: 70° anniversario del diritto di voto alle donne

In occasione dell’8 marzo 2016 è giusto ricordare il 70° anniversario dell’estensione del diritto di voto alle donne in Italia. Era il 10 marzo 1946: la prima volta delle donne italiane al voto. Successivamente, il 2 giugno 1946, esse poterono votare anche per l’elezione dell’assemblea costituente.  Sono passati 70 anni dall’affermazione del primo fra i diritti, quello di partecipazione attiva alla vita politica del Paese, alla neonata Repubblica che le donne hanno contribuito a costruire quanto gli uomini. Le donne partigiane, le donne della Costituente, le donne nelle istituzioni. Le donne che hanno lottato e lottano per i diritti di tutti. Le donne che con la loro presenza aprono la strada ai diritti, 70 anni fa e oggi. Una strada ancora lunga, ancora all’inizio, da percorrere insieme.

“Essere donna non è un dato naturale, ma il risultato di una storia. Non c’è un destino biologico e psicologico che definisce la donna in quanto tale. Tale destino è la conseguenza della storia della civiltà, e per ogni donna la storia della sua vita.” Simone de Beauvoir