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Siccità: ancora una volta il centrodestra in Lombardia mette la testa sotto la sabbia

La Lombardia è a secco: le riserve idriche sono la metà di quelle medie negli ultimi 15 anni. Eppure la destra in Regione chiude gli occhi: accusando il Partito Democratico lombardo di “ideologia green”, la maggioranza in consiglio regionale ha bocciato la mozione, presentata dai consiglieri regionali Matteo Piloni e Miriam Cominelli, che chiedeva interventi concreti: manutenzione, difesa dell’ambiente, una nuova cultura della sostenibilità, investimenti e agevolazioni fiscali.

“Sulla siccità, il centrodestra che governa la nostra regione, ancora una volta, decide di mettere la testa sotto la sabbia, non accogliendo le proposte concrete che oggi abbiamo portato in aula per affrontare il grave problema idrico in Regione Lombardia. Abbiamo addirittura suggerito di affrontarle meglio, nel dettaglio, in commissione, per costruire un lavoro comune, ma la maggioranza ha detto no, sia alle nostre proposte, sia alla disponibilità che abbiamo dato di lavorare insieme” così il consigliere regionale PD Matteo Piloni, segretario nell’Ufficio di Presidenza della commissione Agricoltura, dopo la bocciatura in aula consiliare della mozione del gruppo del Partito Democratico lombardo contenente le misure a sostegno di una politica di uso sobrio e razionale della risorsa idrica.

“Questo è un centrodestra che pensa di fare bene e di avere tutta la situazione sotto controllo, ma purtroppo temiamo che non sia così e, se non pioverà, la stagione che sta per iniziare, raccolti compresi, rischia di essere molto più drammatica dell’anno passato. Il problema è che questa maggioranza si affida a Giove Pluvio e non vuole portare avanti una programmazione che possa dare risposte, non solo nell’immediato, ma anche nel medio e lungo termine” sottolinea il consigliere dem.

Incontro pubblico su cambiamento climatico e siccità

Il Partito Democratico del Cremasco organizza, nell’ambito dell’iniziativa politica “Campi Aperti”, un incontro pubblico sulle tematiche ambientali e cambiamento climatico con particolare attenzione alla grave questione della siccità e crisi idrica che coinvolge anche il territorio cremasco. La riunione vedrà la partecipazione di Matteo Piloni (consigliere regionale PD), Gladys Lucchelli (direttrice ANBI Lombardia – Associazione Nazionale Bonifiche Idriche), Emanuele Cabini (Presidente ODAF – Ordine degli Agronomi della Provincia di Cremona) e Paolo Micheletti (Direttore DUNAS – Consorzio di bonifica Dugali-Naviglio-Adda-Serio). Appuntamento giovedì 13 aprile 2023 alle ore 21,00 presso la Sala Cremonesi del Centro culturale S. Agostino di Crema.

“Campi Aperti” è un progetto pensato dal Coordinamento PD Cremasco per il rilancio dell’attività politica nel territorio: un nuovo percorso di coinvolgimento, organizzazione e partecipazione del Partito Democratico a livello locale.

Next Generation EU, Piloni (PD): “Un’opportunità unica per il nostro territorio”

Il prolungamento della linea 3 della metropolitana milanese da San Donato a Paullo per l’area cremasca, l’elettrificazione della Brescia-Parma per il casalasco e il potenziamento del porto fluviale e navigabilità del fiume Po per l’area cremonese e la città di Cremona. Sono questi i tre progetti che per il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni potrebbero rientrare tra quelli da finanziare con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cioè il programma di investimenti che l’Italia deve presentare alla Commissione europea nell’ambito e predisposto dal Governo nell’ambito del Recovery Fund.

“Le risorse europee del piano Next Generation Eu rappresentano un’opportunità unica per i nostri territori, un’occasione per rilanciare e potenziare le infrastrutture, anche in provincia di Cremona. È quindi opportuno che tutti gli attori principali del mondo istituzionale, politico, economico e sociale possano condividere, a livello locale, alcuni progetti-chiave per far sì che i fondi europei possano costituire un investimento positivo e lungimirante per i nostri territori” sostiene Piloni in una nota che ha inviato nei giorni scorsi a tutti gli amministratori locali, ai parlamentari, alle categorie economiche, ai sindacati, alle associazioni, agli ordini professionali, ai pendolari, all’Aipo, l’agenzia interregionale per il fiume Po. “Si tratta di investimenti che, nella logica del ‘Green New Deal’, puntano alla decarbonizzazione nel settore dei trasporti e a garantire infrastrutture più funzionali e sostenibili dal punto di vista economico e ambientale – spiega il consigliere PD – ma ingenti risorse sono state liberate per intervenire in modo strutturale anche nel sistema sociosanitario che ha bisogno di essere rafforzato, anche in chiave sociale ed economica. Ed è proprio in quest’ottica che le risorse europee possono e devono diventare un’opportunità che ciascun territorio deve poter tradurre”.

Ed è proprio da queste premesse che hanno origine i tre progetti che Piloni vuole condividere con le realtà del suo territorio. “Si tratta di tre proposte specifiche per ciascun territorio della nostra provincia – sottolinea – finalizzate a concretizzare gli obiettivi del PNRR su scala provinciale, mettendo al centro le necessità infrastrutturali della nostra provincia che, come ha evidenziato l’importante lavoro del MasterPlan 3C promosso dall’associazione industriali e che ha ottenuto il contributo di tutte le associazioni di categoria, vede la nostra provincia in terzultima posizione tra le Province lombarde con un gap del 60% rispetto alla media regionale. Non ho la presunzione di pensare che queste tre proposte possano essere risolutive né definitive anche perché, come sappiamo, il nostro territorio ha diverse altre esigenze, ma l’intento è quello di condividere tre progetti specifici con la classe dirigente della nostra provincia e trovare il modo di farlo riprendendo lo spirito che fu del Patto dello Sviluppo tra il 2004 e il 2009, quando si riuscì a trasformare queste tematiche in progetti veri e propri che furono inseriti anche in atti amministrativi, ma che poi, per mancanza di risorse, non furono più portati avanti. Progetti che potrebbero dare una risposta importante per superare il gap infrastrutturale, migliorare la mobilità e puntare alla decarbonizzazione del trasporto pubblico e privato, che ricordo essere tra gli obiettivi più importanti del piano Next Generation Eu” conclude Piloni.