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Nuova giunta regionale, Piloni (PD): “Nostro territorio ancora una volta tenuto in scarsa considerazione”

Il presidente Attilio Fontana ha presentato la nuova giunta regionale. Una compagine senza esponenti della Provincia di Cremona e del territorio cremasco. Una giunta che è stata terreno di scontro tra le forze di governo che hanno costituito la squadra chiamata a governare la Regione Lombardia direttamente fra i vertici nazionali a Roma.

“A tutti gli assessori e sottosegretari i migliori auguri di buon lavoro – commenta il consigliere regionale PD Matteo Piloni – nell’interesse della Lombardia e dei cittadini lombardi. Tre annotazioni. La giunta è stata fatta a Roma, e non a Milano. Alla faccia dell’autonomia. Ancora una volta non c’è un assessorato allo sport, delega che viene relegata ad un sottosegretario. E questo nonostante Milano-Cortina 2026 e le grandi esigenze di salute e benessere che lo sport implica. Su 16 assessori e 4 sottosegretari nessun esponente della Provincia di Cremona. Alla faccia della rappresentanza territoriale!”.

“Quest’ultimo punto – prosegue Piloni – la dice lunga su quanto poco sia tenuta in considerazione la nostra provincia dal centrodestra regionale e nazionale. Una riflessione che credo debbano porsi anche le categorie economiche che hanno chiesto un rappresentante e non l’hanno ottenuto. Da parte mia il massimo impegno a coprire anche questo ennesimo vuoto, ribadendo la massima disponibilità a collaborare con i colleghi eletti sul territorio Ventura e Bongiovanni, nell’interesse del territorio e dei nostri cittadini”.

Bilancio di Regione Lombardia, Piloni (PD): Ultima chiamata per il nostro territorio”

La Provincia di Cremona rappresenta un insieme di realtà con caratteristiche specifiche e differenti l’una dall’altra. Per questo motivo il consigliere regionale del Partito Democratico Matteo Piloni ha presentato alcune proposte durante la discussione dell’ultimo bilancio regionale di legislatura al Pirellone.

“Si tratta di quattro proposte che riguardano lo sviluppo della nostra Provincia nel suo insieme – spiega Piloni – puntando alle singole specificità territoriali e affrontando i temi della mobilità sostenibile, delle infrastrutture, dell’ambiente e del sociale. Per quanto riguarda il Cremasco cresce sempre più l’esigenza di implementare infrastrutture per la mobilità ciclabile, in modo da collegare i tanti comuni vicini tra loro, ma anche per realizzare una progettazione della mobilità dolce, comune con il lodigiano e la città metropolitana di Milano. Per questo, la proposta per il Cremasco, richiede che Regione Lombardia sostenga ed investa sul progetto di ‘Mobilità lenta e sostenibile del territorio’, voluto da tutti i Comuni cremaschi e necessario per favorire lo sviluppo e la sicurezza della mobilità ciclistica. Un progetto che coinvolge anche il lodigiano e che è collegato al Bici Plan della città metropolitana di Milano”.

Approvata la riforma della sanità: centrodestra distante dai problemi e dalle richieste dei lombardi

Il consiglio regionale ha approvato la riforma della sanità lombarda di Moratti e Fontana. Il testo è stato licenziato con il voto favorevole della maggioranza di centrodestra e il voto contrario delle opposizioni, dopo tre settimane di maratona da parte del Partito Democratico e delle forze di centrosinistra per spiegare la propria visione alternativa di sanità per la Lombardia.

“Tutto il Partito Democratico della Lombardia è grato al gruppo regionale – dichiara il segretario regionale PD Vinicio Peluffo – che ha condotto per tre settimane una serrata battaglia in Consiglio regionale per difendere e promuovere un’idea diversa di sanità, capace di superare le interminabili liste di attesa, di dare risposte ai cittadini in ogni territorio e di riequilibrare il rapporto tra la Regione e la sanità privata. Tutte le forze di centrosinistra e il Movimento 5 stelle hanno lavorato unite, con un obiettivo comune, e questo è un fatto significativo. Il voto del centrodestra in aula era scontato, ma non è finita qui. Ora, con ancora più forza, il PD sarà tra i cittadini a spiegare che cambiare si può e che non ci si deve rassegnare a una Regione guidata dal centrodestra che è ormai avviluppata nelle sue stantie logiche di potere, così distanti dai problemi e dalle richieste dei lombardi.”

La scelta del relatore di maggioranza di non prendere nemmeno in considerazione gli ordini del giorno dell’opposizione di carattere territoriale ha causato grandi proteste da parti di tutti i gruppi di minoranza. Il consigliere regionale PD Matteo Piloni, che aveva presentato una serie di proposte per migliorare la sanità cremonese, cremasca e casalasca ha così commentato la decisione: “È molto grave che la giunta regionale abbia deciso di bocciare ‘per principio’ ogni ordine del giorno basato su richieste specifiche per un territorio senza nemmeno prenderli in considerazione. Non li hanno nemmeno letti. Il fatto che tutto il centrodestra non voglia che se ne parli è l’ennesimo strappo non tanto con il Partito Democratico e le altre opposizioni, ma con tutti cittadini cremonesi, cremaschi e casalaschi che della riforma sanitaria vogliono vedere i risultati nella loro vita reale, non solo nei proclami del centrodestra. Hanno impedito al Consiglio Regionale di determinare e indirizzare la politica della Giunta, calpestando la dignità dell’aula. È il modo più sbagliato di chiudere la discussione sul futuro della sanità lombarda”.

“Spiace – rileva sempre il consigliere PD della Provincia di Cremona – che il consigliere del territorio Degli Angeli non abbia partecipato al voto delle proposte per i nostri territori . Ringrazio invece il collega Lena per aver votato, a differenza della sua maggioranza, a favore ad alcune di queste proposte, tra cui quelle riguardanti l’Ats unica di Cremona e il potenziamento di alcuni servizi dell’ospedale di Cremona; i posti letto per l’Istituto di riabilitazione Kennedy e il potenziamento del servizio di neuropsichiatria a Crema; la chiusura della sperimentazione per il nuovo Robbiani di Soresina e il potenziamento del presidio sanitario Oglio Po a Casalmaggiore. È inutile andare sui giornali a sostenere battaglie e annunciare interventi, se poi non si votano le proposte per dare risposte ai territori e ai cittadini” conclude Piloni.