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Segreteria nazionale PD: Stefania Bonaldi nella squadra di Elly Schlein

La segretaria Elly Schlein ha presentato ufficialmente i componenti della segreteria nazionale del Partito Democratico, tra cui l’ex sindaca di Crema Stefania Bonaldi che avrà il compito di seguire l’importante delega a pubblica amministrazione, innovazione e professioni.

Ecco tutti i componenti della nuova segreteria nazionale PD:

Alessandro Alfieri: Riforme e PNRR
Davide Baruffi – Enti locali
Marta Bonafoni – Coordinatrice della segreteria, terzo settore e associazionismo
Stefania Bonaldi – Pubblica amministrazione, Professioni e Innovazione
Annalisa Corrado – Conversione ecologica, Clima, Green economy e Agenda 2030
Alfredo D’Attorre – Università
Marco Furfaro – Responsabile iniziative politiche, contrasto alle diseguaglianze, welfare.
Maria Cecilia Guerra – Lavoro
Camilla Laureti- Politiche agricole
Marwa Mahmoud – Partecipazione e formazione politica
Pierfrancesco Majorino – Politiche migratorie e diritto alla casa
Irene Manzi – Scuola, educazione dell’infanzia, istruzione e povertà educativa
Antonio Misiani – Economia, finanze, imprese e infrastrutture
Giuseppe Provenzano – Esteri, Europa e cooperazione internazionale
Vincenza Rando – Contrasto alle mafie, legalità e trasparenza
Sandro Ruotolo – Informazione, cultura e memoria
Marco Sarracino – Coesione territoriale, Sud e aree interne
Marina Sereni – Salute e sanità
Debora Serracchiani – Giustizia
Igor Taruffi – Responsabile organizzazione
Alessandro Zan – Diritti

Accanto a questi componenti, siederanno di diritto in segreteria il coordinatore dei sindaci e il coordinatore dei segretari regionali. Inoltre saranno invitati permanenti sia la portavoce della conferenza delle Donne Democratiche, sia chi rappresenta i Giovani Democratici.

Enrico Letta eletto segretario dall’Assemblea Nazionale del Partito Democratico

L’Assemblea Nazionale del 14 marzo 2021 ha eletto Enrico Letta segretario nazionale del Partito Democratico con 860 voti a favore, 2 contrari e 4 astenuti. “La candidatura di Enrico Letta alla segreteria nazionale è stata sottoscritta da 713 delegati” aveva annunciato la presidente dem Valentina Cuppi, prima di lasciare la parola al candidato in pectore per il discorso programmatico.

“Mi candido a nuovo segretario – ha esordito Letta – ma so che non vi serve un nuovo segretario: vi serve un nuovo PD. Dobbiamo essere progressisti nei valori, riformisti nel metodo e radicali nei nostri comportamenti. Io scelgo il partito perchè ritengo che questa sia la sfida essenziale per l’Italia ma anche per l’Europa. Dobbiamo fare un partito con le porte aperte. Io arrivo da persona libera che ha imparato che la vita è molto bella ed è piena di sorprese. Lascio tutti gli incarichi che avevo con retribuzione ma tengo la presidenza, non retribuita della fondazione Delors. Non arriva qui un segretario sulle ali dell’esaltazione di quelli che lo osannano. Sono qui per fare le cose. E citando Nino Andreatta: ‘Non c’è nulla di più sovversivo della verità’. Da solo nessuno si salva. Ce lo ha detto il Papa. Noi siamo per il primato della scienza, la collaborazioni tra Paesi e istituzioni. L’immagine di Mattarella, il Presidente della Repubblica a cui va il mio saluto più affettuoso, che si vaccina in coda è l’immagine della speranza”.

Il segretario ha poi proseguito il discorso entrando nello specifico dei vari aspetti programmatici e di alcune proposte concrete per rinnovare l’organizzazione del PD: “Domani presenterò un vademecum di idee che verrà inviato ai Circoli per aprire una discussione nelle prossime settimane. La discussione – ha poi chiarito-  proseguirà anche nella prossima Assemblea Nazionale, chiamata poi a fare una sintesi. La parola chiave è partecipazione, se mi eleggerete sulla partecipazione lavorerò come segretario”. E poi l’idea di mettere insieme l’anima e il cacciavite. “La nostra politica deve essere questo. Metterle insieme e non staccarle mai. Se siamo solo anima, non possiamo cambiare le cose. Dobbiamo sapere qual è la vite da girare. A usare questa immagine sono stati Romano Prodi e Jacques Delors”.

“L’Europa è la nostra casa – ha aggiunto Letta – e l’Europa del 2020 è quella che ci piace con al centro la solidarietà il lavoro ed il pilastro sociale. Ma dobbiamo cambiare ancora l’Europa e fare quelle scelte che migliorino la democrazia europea. Il Next Generation Eu è il primo impegno sul fronte Europeo: noi dobbiamo fare una battaglia perchè il patto di stabilità europeo può essere basato su criteri solo finanziari o basato sui criteri della sostenibilità, verde e sociale. Altro grande impegno è quello dell’Europa Sociale. Il dialogo sociale è venuto meno, riaprirò un colloquio con i rappresentanti delle imprese e dei lavoratori. Dobbiamo riaffermarci come partito della prossimità sui territori. Dobbiamo avere filo da tessere, con logica espansiva. E’ un percorso difficile e molto ambizioso. Il PD non farà mai un piccolo partito, deve avere l’ambizione di guidare una coalizione. Il primo test sono le amministrative ma il nostro obiettivo sono le politiche del 2023″. Infine, a conclusione dell’intervento: “Mi hanno scritto che è impegnativo guidare questo partito e lo è ancora di più chiamandosi Enrico. Io sento profondo questo impegno, difficile e complesso, e lo intendo portare avanti con senso del limite, decoro e rispetto”.

Il discorso integrale di Enrico Letta è disponibile sul sito internet del Partito Democratico: https://www.partitodemocratico.it/primo-piano/letta