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Via le penalizzazioni alle pensioni di anzianità

Tolte le penalizzazioni a chi raggiunge entro dicembre 2017 i requisiti per la pensione anticipata (ex pensione di anzianità) prima dei 62 anni di età.

Grazie ad un emendamento di cui sono firmataria – presentato alla Legge di Stabilità ed approvato in Commissione Bilancio – si ripristina il diritto alla pensione senza decurtazioni per le lavoratrici e i lavoratori che accedono alla pensione anticipata fino al 2017, indipendentemente dall’età anagrafica.

Cancellato il riferimento al fatto che l’anzianità contributiva derivi “esclusivamente da prestazione effettiva di lavoro”, si sana così un’ingiustizia che andava a colpire in particolar modo alcune categorie di lavoratori: quelli precoci, quelli che avevano svolto mansioni usuranti, chi aveva lavorato con l’amianto, ecc.

Sono molto soddisfatta per questo risultato, frutto di un impegno incessante dei componenti PD della Commissione Lavoro su questo tema e che rappresenta un passo avanti importante a favore delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno iniziato la loro carriera molto giovani.

Cinzia Fontana, deputata PD

Esodati: altri 32.000 in salvo

Un ulteriore passo avanti sulla vicenda esodati. Un passo non ancora risolutivo, ma che permette ad altre 32.000 persone di andare in pensione con i requisiti precedenti la legge Fornero. E questa è certamente una bella e positiva notizia per molti.

La prossima settimana la Camera dovrà votare la proposta che il ministro Poletti ha presentato ieri in Commissione Lavoro riguardante la “sesta salvaguardia” per tutelare un altro nutrito gruppo di esodati, rimasti senza lavoro e senza pensione nonostante accordi sottoscritti prima dell’entrata in vigore delle nuove norme previdenziali a partire dal 2012.

In pratica, fermi restando i criteri individuati nelle salvaguardie precedenti, vengono inclusi quei lavoratori e quelle lavoratrici che raggiungono la decorrenza della pensione entro il 6 gennaio 2016, anziché il 6 gennaio 2015 come invece attualmente previsto. Sono inoltre inclusi i lavoratori con contratto a tempo determinato cessati dal lavoro tra il 2007 e il 2011 non rioccupati a tempo indeterminato e che maturano la decorrenza della pensione con i vecchi requisiti entro il 6 gennaio 2016. Un anno in più, quindi, che allargherà la platea dei salvaguardati a 170.000 soggetti.

Nell’audizione di ieri in Commissione, il Ministro ha inoltre annunciato un obiettivo importante e significativo: produrre un intervento strutturale nei prossimi mesi, da definire nella legge di stabilità, per una revisione del sistema previdenziale che tenga conto delle situazioni socialmente più delicate di coloro che perdono il lavoro ma che con gli ammortizzatori non riescono a raggiungere la pensione.

L’impegno dei deputati del PD e del Governo su questi temi continua, attraverso azioni concrete e puntuali, nello sforzo congiunto di trovare soluzioni eque alle questioni più sensibili che riguardano lavoro e welfare.

Mi auguro che la prossima settimana in Aula tutti i gruppi parlamentari facciano fronte comune per approvare il più velocemente possibile il provvedimento sulla “sesta salvaguardia”. Lo dobbiamo alle tante famiglie coinvolte.

Cinzia Fontana, deputata PD