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Assemblea provinciale PD, Soldo: “Sì al referendum. Il confronto interno è una ricchezza”

Il segretario provinciale Vittore Soldo è intervenuto all’Assemblea provinciale PD in merito al referendum costituzionale sulla riduzione del numero dei parlamentari. Rispetto alla consultazione referendaria del 20-21 settembre 2020 Soldo si è espresso per il Sì, linea approvata anche dalla direzione nazionale del Partito Democratico, ribadendo al contempo il profondo rispetto per il confronto sulle varie posizioni emerse nel dibattito interno. Ecco il testo della relazione introduttiva del segretario provinciale:

Inizierei l’assemblea di questa sera partendo dai fatti drammatici successi a Colleferro: i temi sottesi a questa vicenda sono tanti e diversi ma chiamano tutti in causa una condizione ed un contesto che si ritrova ed è simile in molte altre parti d’Italia. Credo che il tema vero sul quale ci si dovrebbe interrogare non sia la vicinanza di questi ragazzi ad un’area politica o addirittura ad uno specifico partito. La povertà del corredo valoriale e gli ideali a cui si ispiravano penso siano una delle cause profonde che portano a questi epiloghi oltre al substrato, all’ecosistema, in cui si coltivano fatti così drammatici. I contesti in cui crescono le condizioni perché si manifesti una rabbia così folle e disumana sono sempre caratterizzati da un disagio profondo e da condizioni non sufficientemente presidiati. Vuoti e zone scoperte vengono riempiti e occupati da quegli ideali definiti “forti” ma banalmente primari e poveri di un’elaborazione che sono più facilmente digeribili da cittadini che si sentono e che vengono fatti sentire, sbagliando, abitanti dei nuovi ghetti o comunque figli di un Dio minore. Nati sul lato “sbagliato” della strada, in un quartiere e in una famiglia che non riesce a trasmettere quegli strumenti necessari per trasformare un ragazzo ed i suoi fisiologici travagli, in persone adulte compiute. E’ più facile per le persone che arrivano da questi contesti, giustificare la rabbia che manifestano con i simboli e la divisa di una formazione politica, non a caso sempre estremista: gli estremismi hanno buon gioco ad intercettare la rabbia di alcuni contesti.

Credo quindi che noi che abbiamo o dovremmo avere l’ambizione di ritornare in questi contesti, o iniziamo a farlo oppure dovremmo, di conseguenza, smettere di lamentarci dei rappresentanti politici che invece strizzano l’occhio e assecondano quel disagio, lo amplificano, lo alimentano nonostante si sappia bene che questo approccio è sempre autodistruttivo: creare aspettative difficilmente implementabili, non solo spinge questi politici in un angolo di irrilevanza, questione secondaria, ma la cosa più preoccupante è che aumenta frustrazioni e rabbia nei cittadini e soprattutto negli ultimi e penultimi e li allontana dalle istituzioni. Chi sfrutta le fragilità della popolazione non penso sia degno di chiamarsi Politico ma se siamo diversi, di conseguenza, dovremmo mettere in atto azioni che riducano al minimo le zone d’ombra e i vuoti non presidiati: stiamo lasciando campo libero a soggetti irresponsabili. Bisogna smettere di lamentarsi e iniziare ad agire. Perché partire da questi argomenti per affrontare gli argomenti di questa sera? Perché queste assemblee devono essere momenti in cui smettiamo di guardarci la punta dei piedi e si cominci a pensare a come riempire i vuoti di cui sopra. Non siamo qui solo per un opportuno e legittimo esercizio di autocritica ma soprattutto per dar luogo ad un confronto strutturato che sappia creare le condizioni per un mondo che riduca al minimo quei vuoti. Per riuscire in questo obbiettivo serve organizzazione e impegno: riorganizzare il PD, anche il PD cremonese, la sua organizzazione centrale e sul territorio, serve per provare a rilanciare l’iniziativa politica. Serve per preparare il nostro ritorno nei paesi, nei quartieri, per la strada.

La discussione sul referendum non si può incagliare su recriminazioni, anche interne alla nostra area politica, su chi, in passato, ha sostenuto una riforma piuttosto che un’altra: è un referendum e dobbiamo prendere una libera posizione cercando di arricchire più possibile il confronto e non sminuendo la controparte, sia essa di un altro partito o tanto più se parte del nostro. Nonostante abbia letto e visto le prese di posizione anche all’interno del nostro partito, prima di manifestare la mia posizione, ho atteso la direzione nazionale e l’assemblea provinciale di questa sera, perché penso che prima dell’espressione del mio pensiero in merito, credo si debbano valorizzare quei luoghi e quei momenti che la nostra comunità politica si è data. Questa non è una critica a chi ha preso posizione: le contingenze dei mezzi di informazione poco si conciliano con i tempi fisiologici di una discussione allargata, solo che io sono il segretario e mi comporto di conseguenza. Detto ciò, a valle di quelli che saranno gli interventi di questa sera, è giusto e opportuno che esprima quella che sarà la mia scelta in merito, vorrei però che prevalesse l’istinto di difesa e salvaguardia di quello che siamo e rappresentiamo: l’unica vera alternativa ad una deriva che se non osteggiata, rischia di travolgere tutto e tutti. Oltre che dover rispondere a responsabilità personali, soprattutto in periodi difficili come questi, siamo chiamati a compartecipare ad una responsabilità collettiva.     

Vittore Soldo – Segretario provinciale PD Cremona

Prima convocazione per la nuova Assemblea provinciale PD

La nuova Assemblea provinciale del Partito Democratico di Cremona è stata convocata per i primi adempimenti post-congressuali e la proclamazione ufficiale di Vittore Soldo al ruolo di segretario. La prima riunione dell’organismo direttivo si terrà lunedì 26 novembre alle ore 21.00 presso la Sala Zanoni in Via del Vecchio Passeggio a Cremona.

Ecco i componenti dell’Assemblea provinciale, eletta durante i congressi locali di domenica 18 novembre 2018:

Segretario provinciale
Vittore Soldo

Delegati dei circoli della Città di Cremona e del Cremonese
Rosolino Azzali
Rodolfo Bona
Vera Castellani
Manuela Frosi
Silvia Genzini
Alessandro Lanfranchi
Mariella Laudadio
Alessia Manfredini
Roberto Poli
Francesca Pontiggia
Maura Ruggeri
Franco Verdi
Davide Viola
Andrea Virgilio

Delegati dei circoli del Circondario Cremasco
Doriano Aiolfi
Stefania Bonaldi
Omar Bragonzi
Damiano Cattaneo
Marco Cavalli
Pietro Fevola
Cinzia Fontana
Greta Ganini
Roberto Galli
Valentina Gritti
Elisabetta Nava
Manuela Piloni
Maria Luise Polig
Ketan Tiwari

Delegati dei circoli del Circondario Casalasco
Andrea Cantoni
Giordano Lazzari
Velleda Rivaroli
Greta Savazzi
Rosetta Vicini
Diego Zedde
Greta Ganini

Delegati dei circoli del Circondario Terre di Mezzo
Elena Bernardini
Giannino Bertoli
Daniela Diaz
Lucia Lana
Leone Lise’
Mauro Samarati

Sono invitati permanenti alle riunioni dell’Assemblea provinciale i parlamentari, consiglieri regionali, consiglieri provinciali, sindaci del territorio iscritti al PD e i segretari dei Circoli  della Federazione di Cremona.

Al via i congressi locali del Partito Democratico

Nella serata di lunedì 15 ottobre 2018 si è tenuta a Cremona l’assemblea provinciale del Partito Democratico che ha avviato ufficialmente la fase congressuale a livello locale. In Lombardia, infatti, sono stati indetti i congressi regionale, provinciali e di circolo per la data unica del 18 novembre, in attesa della convocazione ufficiale delle primarie per il segretario nazionale, che dovrebbero comunque tenersi nei primi mesi del 2019. In ogni circolo della Provincia di Cremona si voterà quindi domenica 18 novembre 2018 per eleggere i coordinatori di circolo e i segretari provinciale e regionale. Ai congressi locali potranno partecipare solo gli iscritti al PD (a differenza con le primarie nazionali, aperte anche ad elettori e simpatizzanti): per poter partecipare ai congressi sarà possibile rinnovare la tessera o iscriversi al Partito entro il 9 novembre.

Nella sua ultima relazione da segretario provinciale Matteo Piloni (eletto consigliere regionale e quindi, da regolamento interno, divenuto incompatibile con la carica di coordinatore del partito cremonese) si è soffermato sul tracciare un bilancio della propria esperienza: “Un’esperienza importante che mi ha permesso di conoscere a fondo la nostra provincia, più in lungo che in largo – ha dichiarato Piloni – e grazie alla quale ora posso svolgere il ruolo di consigliere nell’interesse dell’intera provincia. Inutile nascondere che sono stati anni lunghi e affatto semplici. Nel 2013 avevamo perso sia il Comune di Cremona che la Provincia, oltre che molti altri Comuni del territorio. Con le elezioni del 2014 siamo riusciti ad invertire la rotta e in questi anni abbiamo affrontato e contributo a gestire molte partite importanti, come il percorso di aggregazione tra Lgh e A2A e la costituzione di un’unica società pubblica dell’acqua. Abbiamo lavorato sulla formazione politica, sul radicamento e sull’aprire il partito a nuove figure, e a riallacciare relazioni con il mondo sociale, economico e produttivo della nostra provincia, oltre a sistemare anche la situazione economica della federazione. Un resoconto positivo, dunque, e che oggi si trova di fronte ad uno scenario politico nazionale ed europeo inedito e complicato, per il quale dobbiamo  rilanciare una nuova azione politica. Le europee saranno un passaggio molto importante, per certi versi strategico. Gli scenari sono due: o l’avanzata delle idee e delle forze sovraniste, o il rilancio dell’idea di un’Europa aperta, solidale e forte. Di questo dovremmo discutere e per questo il congresso è un’opportunità che necessità di stimoli nuovi e nuova energia”.

Il segretario uscente ha anche auspicato che il congresso possa servire non solo a rinnovare il gruppo dirigente ad ogni livello ma anche come occasione per coinvolgere i circoli, e quindi gli iscritti e le iscritte, in un duplice lavoro di confronto e di valutazione per il rilancio del Partito dopo la sconfitta elettorale dello scorso 4 marzo. Un congresso vero, nel quale possano confrontarsi, con franchezza e passione, idee e proposte in vista degli importantissimi appuntamenti della prossima primavera con le elezioni europee e comunali e che sia l’avvio di una fase nuova e di una nuova classe dirigente.

L’assemblea ha infine votato la Commissione Congressuale, che avrà il compito di garantire e organizzare il percorso del Congresso sul territorio provinciale. Ecco i componenti della commissione (in ordine alfabetico):

– Giroletti Mauro

– Ottoboni Giorgio

– Pasquali Simona (Presidente)

– Rebessi Claudio

– Sogni Orestilia

Ecco il testo del regolamento congressuale provinciale approvato dall’assemblea all’unanimità: Regolamento congressuale PD Cremona