Archivi tag: antonio geraci

Elezioni politiche 2022: vittoria centrodestra. Geraci (PD): “Occorre avviare una riflessione articolata per il futuro del Partito Democratico”

Il centrodestra, a trazione Fratelli d’Italia, ha vinto le elezioni politiche del 25 settembre 2022 ottenendo la maggioranza sia al Senato che alla Camera dei Deputati. In un quadro politico nazionale sostanzialmente negativo il Partito Democratico ha ottenuto l’elezione dell’economista cremonese Carlo Cottarelli come senatore per la Regione Lombardia nella quota proporzionale.

Niente da fare invece per le candidature nei collegi uninominali a livello locale, andati tutti al centrodestra: al Senato lo stesso Cottarelli ha portato la coalizione di centrosinistra al 27,37%, mentre alla Camera Giorgio Pagliari ha ottenuto il 24,88%. Entrambi i candidati hanno migliorato il risultato rispetto alle elezioni politiche del 2018, ma non è stato sufficiente a strappare i due collegi al centrodestra. Il Partito Democratico in Provincia di Cremona ha ottenuto in totale il 19,16% dei consensi, in linea con il dato nazionale, ma nella città di Crema il dato raggiunge il 25,04%.

Il coordinatore del PD Cremasco Antonio Geraci commenta così i risultati delle elezioni politiche: “A qualche giorno dall’esito delle elezioni, rileggendo con più distacco i numeri ottenuti dai partiti si possono fare alcune considerazioni meno influenzate dall’emotività derivante dalla vittoria o dalla sconfitta. Ovviamente non si tratta di dare strane interpretazioni ad un risultato che è netto e indiscutibile: il centro destra ha vinto le elezioni. Punto. Si tratta di avviare una riflessione un po’ più articolata, per cercare di immaginarsi un futuro, partendo dai dati che sono usciti da queste elezioni”.

“Una prima considerazione da fare – prosegue Geraci – riguarda l’astensionismo che è aumentato di dieci punti percentuali. Negli ultimi vent’anni l’elettorato è sempre stato attratto dalla novità emergente. Ma le novità sono ad esaurimento e soprattutto svaniscono in poco tempo.  Non è un caso che in questi anni nessuna maggioranza è riuscita a riconfermarsi nelle elezioni successive. Bisognerà che le forze politiche capiscano a fondo il fenomeno dell’astensionismo che preoccupa ancor di più se si guarda lo stesso fenomeno solo dall’angolazione dei giovani. I numeri dicono che Fratelli d’Italia guadagna 5.800.000 voti, tutti gli altri partiti più rilevanti invece perdono voti. La Lega ne perde 3.200.000, Forza Italia ne perde 2.300.000 il M5S ne perde 6.400.000. Il Partito Democratico ne perde solo 800.000. Certamente un numero importante, ma di gran lunga inferiore a quello ottenuto dalle altre forze politiche”.

“Con questi numeri – aggiunge il coordinatore cremasco dem – è difficile spiegarsi come mai il Partito Democratico sia considerato dall’opinione pubblica il solo partito che ha perso le elezioni. E soprattutto perché Enrico Letta sia l’unico, tra i leader di partito, considerato quello sconfitto, quello che ha sbagliato tutto. Sono i numeri, che smentiscono questa tesi. Il Partito Democratico, tra tutti i partiti che hanno perduto voti, è l’unico che ha avviato una discussione interna. Una discussione che, personalmente, spero non si limiti solo ai nomi della segreteria. Letta è ben consapevole che il Partito Democratico non è il partito di una persona sola, ma è un partito organizzato che prevede oltre alla segreteria, che è composta da 15 persone, anche una direzione nazionale composta da un centinaio di persone. Letta sa che i segretari del PD possono cambiare senza portarsi via tutto il partito. Altre formazioni invece vivono esclusivamente della luce riflessa del loro leader e una volta che il leader dovesse mettersi da parte, ecco che si spengono anche le luci della ribalta del partito Il PD, peraltro, è una delle pochissime, credo siano due in totale, forze politiche che non hanno mai aggiunto il nome del suo segretario al simbolo del partito. Forse sta proprio in questo piccolo ma significativo elemento la ragione per la quale il PD ha una vocazione nel cercare le alleanze e che, partendo proprio dal proprio nome, non fa dell’individualismo la propria missione politica. Il PD, per tramite di Letta, ha cercato di mettere assieme una coalizione, prima con il M5S e poi con Calenda, riuscendoci solo con la Sinistra Italiana. Sappiamo tutti come sono andate le cose. Non è il caso di tornarci, il risultato ottenuto è frutto di diversi errori commessi da più parti, ognuno dovrebbe essere abbastanza onesto da assumersene una parte di responsabilità. Mi domando cosa sarebbe successo se quel tentativo avviato da Letta di dare vita ad un campo ampio e progressista fosse andato in porto. E mi domando se per il futuro vi siano alternative a quel progetto che aveva bisogno di tempo per essere veramente capito da tutti coloro che avrebbero dovuto farne parte. Un tempo che probabilmente ci sarebbe stato se si fosse andati a votare nella primavera 2023. Un tempo che mi auguro si possa trovare con calma, adesso che tutte le forze che si riconoscono nello stesso campo sono all’opposizione”.

“Poi un’ultima considerazione – conclude Geraci – la farei sulle persone su cui puntare. Qui prendo ad esempio il caso di Crema dove il centro sinistra ha fatto segnare un 32% dei voti per la camera ed un 34% al Senato, ed il PD il 24% alla camera ed il 27% al senato. Numeri importanti. Un risultato che non è frutto del caso, ma di una saggia, paziente e attenta selezione dei candidati che sono stati scelti, oltre che per le loro capacità personali, anche perché erano rappresentative dell’elettorato del centro sinistra e vera espressione di un territorio. E una ripartenza non può non essere avviata senza guardare alle risorse che il territorio mette a disposizione. Tra qualche mese si tornerà a votare per la Regione Lombardia, mi auguro che tutti si arrivi a quell’appuntamento partendo proprio dall’esperienza fatta in queste elezioni”.

La Festa de l’Unità del Cremasco 2022 “in trasferta” a Santa Maria

La Festa de l’Unità del Cremasco 2022 si trasferisce dalla tradizionale location del Podere Ombrianello di Crema all’area dell’ex parcheggio Olivetti in Viale Santa Maria, dove fino al 2019 si è tenuta la festa democratica cittadina. Purtroppo la grandinata dello scorso maggio ha reso inagibili i porticati della cascina di Ombrianello e gli organizzatori della festa hanno deciso il trasferimento nella nuova area per continuare a dare ai cremaschi uno degli appuntamenti popolari più attesi dell’estate.

Ecco il comunicato del coordinatore del Partito Democratico cremasco Antonio Geraci, che con una lettera aperta a iscritti e simpatizzanti ha spiegato le ragioni della “trasferta” della festa centrale:

Quest’anno la tradizionale festa di fine estate, che da più di 20 anni si teneva presso Il Podere Ombrianello si sposta sul Viale di Santa Maria, nell’area verde che si trova tra il canale Vacchelli e l’ex Everest. Una collocazione già utilizzata in occasione delle Feste dell’Unità cittadine di Crema. Purtroppo, la grandinata dello scorso maggio ha reso impraticabile il podere di Ombrianello; obbligando l’organizzazione a individuare un’altra area. La speranza è quella di poter tornare ad Ombrianello nel 2023.

Sarà una festa “in trasferta”. Cambia solo la location, non cambia infatti lo spirito che contraddistingue quello che in più di 50 è diventato uno degli appuntamenti popolari più attesi dai cremaschi e non; ossia il senso dello stare insieme, della voglia di ritrovarsi e della voglia di mantenere intatto lo spirito di fare comunità. E soprattutto non cambia la passione dei volontari, il vero cuore pulsante della festa. La festa si terrà dal 25 al 31 agosto 2022. Ci saranno un ristorante, una rosticceria, una pizzeria, una spaghetteria, quest’anno torna anche la balera. Ovviamente, cosa che contraddistingue le feste del Partito Democratico ci sarà anche uno spazio dibattiti.  Vi aspettiamo!

Antonio Geraci – Coordinatore PD Cremasco

Nuova giunta comunale di Crema, Geraci (PD): “Giusto equilibrio tra continuità e rinnovamento. Buon lavoro!”

Il sindaco di Crema Fabio Bergamaschi ha presentato i componenti della giunta comunale che saranno chiamati ad affiancarlo nel ruolo esecutivo per i prossimi cinque anni di mandato amministrativo. Vicesindaco sarà Cinzia Fontana (che avrà anche le deleghe a bilancio, risorse umane e territorio), mentre a completare la squadra sono stati chiamati come assessori Giorgio Cardile (cultura, turismo e politiche giovanili), Emanuela Nichetti (istruzione, lavoro e pari opportunità), Gianluca Giossi (lavori pubblici e viabilità), Anastasie Musumary (welfare) e Franco Bordo (ambiente, mobilità e commercio). Walter Della Frera riconfermato consigliere delegato per lo sport.

Il coordinatore del circondario cremasco del Partito Democratico ha espresso soddisfazione e augurato buon lavoro alla nuova giunta comunale di Crema: “A soli 10 giorni dal ballottaggio – dichiara Antonio Geraci – prende forma e corpo la squadra di governo della città. Gli ingredienti che la compongono sono un giusto equilibrio tra continuità e rinnovamento, parità di genere, esperienze consolidate e freschezze giovanili. Anche il giusto rispetto dei risultati elettorali premia in modo bilanciato sia le liste civiche che le liste politiche. Molti dei problemi che i nuovi assessori dovranno affrontare hanno già soluzioni avviate dalla giunta precedente, per molti altri i nuovi assessori dovranno tirare fuori il meglio di loro stessi. Auguriamo a Cinzia Fontana, Emanuela Nichetti, Anastasie Musumary, Giorgio Cardile , Gianluca Giossi e Franco Bordo un buon lavoro, convinti che sapranno lavorare con competenza, impegno, passione e capacità di far squadra nell’interesse della città, per i prossimi 5 anni”.