Referendum costituzionale: primo appello a sostegno del SI

La Riforma Costituzionale punta a rafforzare e semplificare il governo del Paese e interviene solo sulla parte seconda della Costituzione (quella che si occupa dell’ordinamento della Repubblica, cioè dell’organizzazione dei poteri pubblici). La parte prima (che segue i principi fondamentali e contiene il catalogo dei diritti e dei doveri delle persone) non è toccata.

In che direzione muove la Riforma?

Su sei percorsi democratici: Qualificazione della rappresentanza, con il Parlamento composto da una Camera eletta a suffragio universale, unica titolata a dare e togliere la fiducia al Governo, e un Senato che rappresenta le istituzioni territoriali. Efficacia della decisione, col superamento del bicameralismo e con l’introduzione del voto a data certa sugli atti del Governo considerati necessari alla realizzazione del proprio programma. Estensione delle garanzie, con l’introduzione dello Statuto delle opposizioni e l’innalzamento del quorum per l’elezione del Presidente della Repubblica. Rafforzamento degli Istituti per la partecipazione e la democrazia diretta, rendendo cogenti le leggi di iniziativa popolare, abbassando il quorum del referendum abrogativo, introducendo i referendum propositivi e d’indirizzo. Contenimento dei costi della politica e meno sprechi, con la riduzione drastica del numero dei parlamentari (315 parlamentari eletti in meno), il controllo dei conti e dei costi delle Regioni, la semplificazione della filiera istituzionale. Riorganizzazione della Repubblica, riportando in capo allo Stato le questioni strategiche, rendendo più chiare le competenze regionali, rafforzando il ruolo delle Regioni con il bilancio in pareggio, superando le Province e concentrando l’azione amministrativa nei Comuni.

Riteniamo questa riforma utile per il Paese. 

Da più di trent’anni tutte le forze politiche concordano sull’esigenza di riformare il Parlamento. C’è un mezzo sicuro per delegittimare le Istituzioni: continuare a parlare di Riforme senza realizzarle. Il nostro Paese solo adesso sta tentando di uscire da una crisi profonda e ha bisogno di Istituzioni più efficienti e più all’altezza delle sfide che ci pongono l’economia globalizzata e le stesse difficoltà dell’Unione europea.  C’è bisogno di una governabilità più rapida ed efficace.  E’ necessario che rappresentanza e decisione trovino un miglior equilibrio.

A maggior ragione dopo la scelta della Gran Bretagna di uscire dalla Comunità Europa, c’è bisogno di un’Italia più forte.

 

Per questi ed altri motivi NOI sosteniamo la Riforma e voteremo SI.

(in ordine alfabetico)

Lia A Beccara, Anna Acerbi, Doriano Aiolfi, Agostino Alloni, Andrea Arcaini, Rosolino Azzali, Anna Bandera, Giovanni Bandera, Roberto Barbaglio, Fabiola Barcellari, Lucia Baroni, Andrea Bassani, Jacopo Bassi, Francesco Bazzani, Mario Bazzani, Stefano Begotti, Ferruccio Bellani, Stefano Belli Franzini, Gianmario Benelli, Fabio Bergamaschi, Elena Bernardini, Luigi Bernocchi, Franco Bianchi, Primo Bombelli, Rodolfo Bona, Stefania Bonaldi, Massimo Bonanomi, Gianni Bonizzi, Santo Borghi, Ilde Bottoli, Omar Bragonzi, Daniele Burgazzi, Luca Burgazzi, Monica Buscema, Fabio Calvi, Battista Calzi, Santo Canale, Andrea Cantoni, Federico Capoani, Vincenzo Cappelli, Aldo Casorati, Damiano Cattaneo, Marco Cavalli, Ivana Cavazzini, Franco Cerri, Maura Cesana, Michele Coppi, Marco Corti, Carla Cribiù, Mario Daina, Valentina Di Gennaro, Dario Domaneschi, Carlo Duca, Franz Ervin, Giambattista Facchi, Giorgio Feraboli, Simone Ferretti, Pietro Fevola, Giuseppe Figoni, Cinzia Fontana, Giovanni Gagliardi, Gianluca Galimberti, Roberto Galletti, Mauro Gallinari, Luigi Galvano, Uliana Garoli, Silvia Genzini, Marco Ginelli, Gianluca Giossi, Mauro Giroletti, Matteo Gramignoli, Roberto Grassi, Donatella Grazioli, Valentina Gritti, Angela Grossi, Emilio Guerini, Sebastiano Guerini, Tiziano Guerini, Paola Guerini Rocco, Goffredo Iachetti, Lucia Lana, Alessandro Lanfranchi, Elisabetta Larini, Fiorella Lazzari, Luigi Lipara, Leone Lisè, Graziella Locci, Gianmario Magni, Piera Mairino, Francesco Maldera, Giuseppe Mametti, Alessia Manfredini, Barbara Manfredini, Cristina Manfredini, Enrico Manifesti, Maurizio Manzi, Marco Manzoni, Francesca “Cechi” Marazzi, Elio Marcarini, Giorgio Marchesini, Michel Marchi, Roberto Mariani, Dino Martinazzoli, Franco Mignotti, Pietro Mombelli, Rosolino Mondonico, Pietro Moro, Guido Ongaro, Giorgio Ottoboni, Alessandro Pandini, Mauro Panzi, Simona Pasquali, Davide Pavesi, Gabriella Pelizzari, Raffaele Perrino, Manuela Piloni, Matteo Piloni, Francesco Pinzi, Luciano Pizzetti, Mauro Platè, Luigi Poli, Roberto Poli, Maria Luise Polig, Francesca Pontiggia, Franco Potabili, Costantino Rancati, Renzo Rebecchi, Claudio Rebessi, Ernesto Riboli, Giuseppe Riccardi, Nicola Ricci, Velleda Rivaroli, Clorinda Rossi, Gianantonio Rossi, Filippo Rota, Caterina Ruggeri, Fausto Ruggeri, Maura Ruggeri, Mauro Samarati, Ernestino Sassi, Agostino Savoldi, Gianluca Savoldi, Teo Scalmani, Ivan Scaratti, Fabio Scio, Alex Severgnini, Orestilla Sogni, Gian Carlo Soldati, Vittore Soldo, Giancarlo Storti, Giuseppe Strada, Renato Strada, Giuseppe Strepparola, Alfio SudatiRomano Sudati, Pippo Superti, Virginia Susta,  Giuseppe Tadioli, Bruno Tagliati, Pierluigi Tamagni, Calogero Tascarella, Daniel Termenini, Giuseppe Tiranti, Giuseppe Tonoli, Giuseppe Torchio, Luciano Toscani, Enrico Tupone, Giovanni Vacchelli, Eugenio Vailati, Diego Vairani, Giovanna Valcamonico, Alberto Valeri, Angelo Venturelli, Dante Verdelli, Franco Verdi, Andrea Vergani, Carlo Vezzini, Davide Viola, Andrea Virgilio, Marzio Zaini, Maria Rosa Zanacchi.

Parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, amministratori locali, consiglieri comunali e cittadini della Provincia di Cremona.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.