Con il cuore e con la mente a Bruxelles

Colpire Bruxelles oggi, Parigi ieri, significa colpire il cuore dell’Europa; ledere alla radice le nostre libertà e il sentimento di pace e democrazia che accomuna i nostri Paesi. Quello di Bruxelles è stato un attentato vile, volgare, che ha visto nuovamente presi di mira tanti cittadini innocenti. Questo è il momento del dolore e dell’apprensione per quanto accaduto. La risposta delle istituzioni europee, dei nostri governi, deve essere ferma e coordinata. Serve maggiore condivisione, serve più coesione, serve più Europa. Così come serve che di fronte a questi drammi, i partiti politici italiani sappiano mettere da parte le polemiche strumentali, mostrando un Paese che reagisce unito e solidale.

A livello locale sono state numerose le prese di posizione e i comunicati di cordoglio. Cinzia Fontana, deputata cremasca del Partito Democratico, ha commentato: “Proviamo sgomento, orrore e rabbia per l’ennesimo tragico attentato che, ancora una volta, ha ucciso e ferito tanti cittadini innocenti nei luoghi e nelle attività della nostra vita di tutti i giorni. Ci stringiamo innanzitutto al dolore delle famiglie delle vittime, esprimiamo solidarietà alle autorità e al popolo belga, abbracciamo la capitale dell’Europa. Colpire il cuore della democrazia, soffocare la fiducia nel futuro, impedire la convivenza tra le diversità, far prevalere la paura e l’odio: sono questi gli obiettivi della violenza terroristica. Ora più che mai l’Europa tutta deve reagire con una strategia unitaria e condivisa per sentirsi parte di una comune identità e rispondere con fermezza all’estremismo jihadista. Serve, insomma, più Europa. Solo così non riusciranno mai a spegnere la forza dei nostri valori che si chiamano: vita, libertà, pace, concordia, umanità”.

Stefania Bonaldi, sindaco di Crema ha pubblicato questa nota sul suo profilo facebook: “Ancora attentati che insanguinano la nostra Europa. Io sono tra le persone convinte che sia il tempo delle domande, del sangue freddo e della civiltà. Le soluzioni non sono a portata di mano, ma non possiamo inventarne uscendo dai binari della nostra tradizione. L’Italia negli anni 70/80 sconfisse il terrorismo con le armi della democrazia, le più efficaci, quelle che i nemici dell’Europa non sopportano. La democrazia genera democrazia, per questo dobbiamo attaccarci ad essa con tutte le nostre energie, coltivandola e scegliendo sempre le soluzioni che creano concordia, anche nel nostro piccolo. Le risposte emotive, le strumentalizzazioni culturali e politiche, fanno il gioco degli assassini e di chi vuole trasformare le nostre comunità in luoghi di conflitti permanenti”.

Anche Matteo Piloni, segretario provinciale PD, ha espresso la propria vicinanza e solidarietà ai cittadini del Belgio: “Colpire Bruxelles ora, Parigi prima, significa colpire l’Europa. Significa colpire l’idea stessa di Europa. L’idea di Unità. Un’idea di Libertà, di Democrazia. Un’idea fatta di ponti, e non di muri. Un’idea di uguaglianza. Oggi, nel mondo, c’è chi vuole distruggere quest’idea. E forse anche noi ci mettiamo del nostro. Teniamoci quindi stretta questa idea. Facciamo crescere. Non facciamoci sopraffare dalla paura, di chi vuole dividerci, creando terrore, mettendoci gli uni contro gli altri. La paura è l’obiettivo di questo nuovo terrorismo. A nome di tutte le democratiche e di tutti i democratici della provincia di Cremona, esprimo piena solidarietà e vicinanza alle vittime di questa terribile ed ennesima strage e ai loro famigliari”.


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