Il candidato sindaco del centrodestra si sceglie a Crema o in un vertice a Milano?

Lascia perplessi l’ipotesi che lo stallo formatosi tra i partiti di centrodestra per la scelta del candidato sindaco alla città di Crema possa essere superato da una decisione presa a Milano, in un tavolo di contrattazione a due (Lega Nord – Forza Italia), da parte dell’ex ministro Mariastella Gelmini. E il territorio? Da semplici cittadini cremaschi osserviamo questo: siamo disposti ad accettare che scelte cruciali per la vita politica cittadina siano prese così lontano?

Commenta Jacopo Bassi, segretario cittadino del Partito Democratico di Crema: “Rispettiamo il dibattito creatosi nell’area politica a noi antagonista, ma ci sentiamo di condividere la nostra preoccupazione con la città per la modalità in cui si sta sviluppando: se è necessario l’intervento di un dirigente di partito lontano dalla realtà cittadina per scegliere il candidato sindaco, non possiamo che temere che anche le future scelte amministrative saranno dettate e calate dall’alto. Saranno dunque rispondenti alle esigenze della città, o risponderanno ad altri equilibri di partito?

Speriamo di non scoprirlo mai! Da questo punto di vista Stefania Bonaldi, con i suoi cinque anni di amministrazione proficua e radicata nel territorio e con la sua visione di una città che si scardina dal suo provincialismo, ci appare la risposta più concreta ed efficace. Un modello di politica diametralmente opposto a quello proposto dal centrodestra e più vicino alle esigenze di Crema e dei cittadini cremaschi”.


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