Il Cremasco è a rischio terrorismo? Massima attenzione per la sicurezza, ma si evitino le strumentalizzazioni politiche

Crema e il Cremasco sono davvero da considerarsi come un’area a rischio infiltrazioni terroristiche? Il deputato della Lega Nord, Guido Guidesi, ha dichiarato che il nostro territorio sarebbe, a suo avviso, una zona sensibile da questo punto di vista. Affermazioni gravi ed impegnative, che parrebbero, allo stato attuale, non trovare riscontri diretti dalle autorità di pubblica sicurezza e da fonti di intelligence.

A questo proposito la deputata cremasca del Partito Democratico Cinzia Fontana ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano chiedendo delucidazioni su questo paventato rischio terrorismo a Crema. “Nessuno sottovaluta il pericolo e tutti viviamo l’angoscia di quello che è accaduto in Europa di recente  – ha affermato l’on. Fontana – ma proprio perchè l’attenzione deve essere massima bisogna stare attenti a come passano certe informazioni. Altrimenti si fa solo speculazione politica. Il deputato Guidesi ha parlato di pericolo reale per il nostro territorio, facendo riferimento a non precisate fonti dei servizi segreti in suo possesso. Risulta però che sindaci dell’area cremasca, ad ora, non abbiano ricevuto alcuna evidenza ufficiale in merito dalle autorità competenti. Se Guidesi sa qualcosa in più deve riferire alle istituzioni preposte: si rivolga direttamente al Copasir (la commissione parlamentare per i servizi di informazione e intelligence), perchè se invece tutto questo fosse solo una manovra politica strumentale alla questione della costruzione di un luogo di culto islamico a Crema, sarebbe molto grave”.

Sulla questione è intervenuto anche Matteo Piloni, assessore al comune di Crema e segretario provinciale PD. “Un parlamentare leghista, non cremasco, viene a Crema a dire che la nostra città è a rischio terrorismo. Affermazioni che non possono passare inosservate  – ha dichiarato Piloni – perchè su certe cose non si scherza. Se Guidesi, parlamentare della Repubblica, ha prove certe, prima di rivolgersi ai giornali, ha il dovere di rivolgersi agli organi competenti, dal Copasir alla prefettura, e magari chiedendo anche un incontro al sindaco di Crema. Tutte cose che non ci sono state. Se invece si tratta di speculazione politica e di procurato allarme,  il suo atteggiamento è vergognoso ed irresponsabile, e le sue parole vanno condannate con forza, perché non e’ ammissibile che si speculi sulle paure della povera gente. Noi non staremo fermi. Attraverso i nostri parlamentari abbiamo chiesto chiarimenti in merito a queste dichiarazioni, sia al Governo, attraverso un’interrogazione della deputata Cinzia Fontana, che alla Prefettura, attraverso una lettera del sindaco di Crema, che non ha, ad oggi, avuto alcuna risposta in merito”.


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